mercoledì 23 settembre 2009

HIC MANEBIMUS OPTIME





NAPOLI – Nella notte tra sabato 12 e domenica 13 settembre alcuni membri di “CasaPound Napoli” e dell’associazione Culturale “Stupor Mundi” hanno occupato un ex monastero, in totale stato di abbandono, nel quartiere Materdei, presso la salita San Raffaele. L’occupazione nasce per lanciare un forte segnale al Comune di Napoli, colpevole di aver lasciato in stato d’abbandono questo ed altri edifici con grande potenzialità sociale ed abitativa, e per promuovere la riqualificazione dello stabile che, secondo le intenzioni degli occupanti, da fatiscente struttura in disuso dovrà diventare centro di aggregazione e promozione culturale del quartiere, situato a metà tra la parte bassa della città e la collina del Vomero.
È infatti allo studio la possibilità di organizzare corsi di doposcuola e di informatica gratuiti per la gente del posto. E questo solo per iniziare. Numerosi, infatti, dovrebbero essere i modi di utilizzo della struttura, che fungerà anche da luogo di ritrovo delle associazioni occupanti. Quando i piani superiori dell’ex-convento verranno resi vivibili potranno ospitare la gente del posto senza casa e gli studenti universitari costretti ad affittare camere per seguire i corsi dei loro atenei. Al centro andrà il nome di HMO, dall’acronimo della frase liviana e dannunziana Hic manebimus optime, qui rimarremo ottimamente.
I gruppi di CasaPound e StuporMundi sono i primi della destra radicale ad occupare stabili nella città di Napoli. Ed è anche per questo che la sinistra è insorta, sia a livello istituzionale, con le pressioni all’interno del Comune per sgombrare la struttura, sia a livello di militanza attiva, con l’organizzazione di un presidio antifascista presso la stazione metropolitana dello stesso quartiere, in programma nella giornata di venerdì, volto a scongiurare la presenza di una base razzista ed omofoba nel cuore della città. Ma a dispetto di tutto, gli immigrati indiani che vivono in salita San Raffaele ancora non hanno subito attacchi, né hanno da lamentarsi di alcunché. Inoltre gli abitanti del posto hanno cominciato a simpatizzare per gli occupanti. Forse, tra la dimenticanza e l’indifferenza generale delle Istituzioni, hanno pensato che solo grazie all’azione di forza di questi ragazzi la loro zona possa ricevere benefici.