Il 27 dicembre di un anno fa iniziava l' operazione "Piombo Fuso", violenta aggressione sionista alla Striscia di Gaza, ennesimo crimine di uno stato illegittimo nel colpevole silenzio della comunità internazionale. Un massacro di civili inermi, donne, bambini, operatori sanitari protrattosi per più di venti giorni che ha arrecato danni incalcolabili alle città della Striscia ed alle già provatissime capacità economiche dei suoi abitanti. Ad un anno di distanza il ricordo di quei massacri è sbiadito, anzi, si fa di tutto affinchè scompaia definitivamente, come dimostra il recente intervento normativo del governo britannico volto a realizzare un ennesimo funambolismo giuridico per tenere al riparo dalla giustizia Tipzi Livni, all'epoca ministro degli Esteri di Israele e principale responsabile della mattanza; e invece è bene che l'occidente ricordi, è bene sapere il prezzo pagato dall'umanità alla cupidigia israelitica. Le cifre dell'attacco sono drammatiche: 1366 morti, la stragande maggioranza civili e personale non resistente, oltre 5000 feriti, 50.000 sfollati, circa 3500 case distrutte, un numero elevatissimo e imprecisato di edifici pubblici danneggiati o disrtutti, 1 milione di Kg di bombe sganciato su Gaza e gli altri centri della Striscia, circa 200 feriti morti nelle settimane successive ai bombardamenti per l'impossibilità di portare cure adeguate. La sproporzione delle forze in campo è stata elevatissima, contro nuclei disorganici di truppe appiedate palestinesi non eccedenti le 18.000 unità totali, totalmente privi di artiglieria pesante e mezzi corazzati, con una insufficiente dotazione veicoli, l'esercito israeliano ha schierato circa 200.000 effettivi supportati da colonne corazzate, elicotteri d'assalto e caccia F16 effettuando anche azioni di bombardamento dal mare con la propria flotta da guerra.
La condotta israeliana si è sviluppata in dispregio delle convenzioni internazionali, sia nelle settimane precedenti l'attacco con la sistematica violazione della tregua siglata nel mese di luglio, sia durante l'operazione "Piombo Fuso" con l'uso di ordigni al fosforo bianco ed il cannoneggiamento di installazioni ONU nonchè l'aggressione indiscriminata e deliberata alla popolazione civile.
Una sanguinosa carneficina che lorda le nostre pigre coscienze di europei moderati, che ci addita l'orrore che da cinquant'anni ci ostiniamo a non vedere; i popoli gemono sotto il tallone della tirannide dell'oro, e il grido di dolore dei palestinesi risuona sordo nelle nostre menti.